CHIESA ORTODOSSA AUTONOMA DELL’EUROPA OCCIDENTALE E DEL CANADA

CHIESA ORTODOSSA AUTONOMA DELL’EUROPA OCCIDENTALE E DEL CANADA

Sua Santità il Patriarca Volodymir Romaniuk ha istituito il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa occidentale e del Canada – UOC PK (Chiesa Ortodossa Ucraina – Patriarcato di Kiev) nella Sessione sinodale Pan Ucraina tenutasi il 30 dicembre del 1993, subito dopo la sua elezione alla sede patriarcale (14 ottobre 1993). Quindi uno dei primi decreti del Suo patriarcato, fu quello di istituire sinodicamente una Chiesa con governo Autonomo per tutta l’Europa Occidentale. Tale pensiero era sorto anche al Metropolita Mstyslav, durante le celebrazioni del Millennio del Battesimo della Rus’ di Kiev a South Bound Brook nel 1988. Durante lo svolgimento della sessione invernale del Santo Sinodo dei Vescovi ucraini, il Patriarcato di Kiev con l’unanimità dei voti dell’Episcopato, ha deciso di fondare, tramite Tomos canonico ed irrevocabile, la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, con sede Metropolitana a Milano. Il mandato patriarcale di Autonomia (TOMOS), è stato conferito 30 anni fa, per il servizio alla diaspora ucraina e in particolare agli ortodossi occidentali (non in senso ritualistico), che stavano molto a cuore al Patriarca Volodymir. Questa cura pastorale è stata anche avviata in precedenza dal Patriarcato di Mosca negli anni ’70 e ’80 con la speranza di far rivivere la Santa Ortodossia tra i popoli occidentali.

Tuttavia, sembra esserci grande confusione a causa di speculazioni riguardanti il cosiddetto ​​”Sinodo di Milano” e la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – UOC PK come se queste due realtà fossero la stessa Chiesa: dal 20 febbraio del 1997 d.C. – queste due realtà sono chiaramente due entità completamente separate e distinte. Ia cosiddetta “Metropolia di Aquileia” è stato creata dall’ex Metropolita di Milano (Metropolita Eulogius + 2019) subito dopo la sospensione del rapporto canonico tra la sua persona e il Patriarca di Kiev Filarete (20 febbraio1997 d.C.) come precedentemente menzionato sopra. Il “Sinodo di Milano” o “Metropolia di Aquileia”, si era riagganciata al suo passato storico legato ai movimenti veterocalenaristi e il Metropolita di Milano, assunse il titolo di Aquileia, titolo dell’Arcivescovo Gregorij di Torino ed Aquileia (appartenente al Patriarcato di Kiev), cambiando completamente la natura della sua Metropolia.

Quindi, la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, ha continuato la sua esistenza canonica come previsto dal Tomos di Autonomia con i suoi vescovi rimasti,- lontana da tutti gli sconvolgimenti ecclesiali e lontana dai riflettori. All’interno del Santo Sinodo, i seguenti membri: gli Arcivescovi Lazar e Varlam, hanno lasciato il Santo Sinodo con dimissioni canoniche (1996 d.C.) – entrando a far parte della Chiesa Ortodossa di America del Patriarcato di Mosca. Oltretutto, il Metropolita Michel Laroche e il vescovo Laurence (entrambi ordinati all’episcopato dai Metropoliti Basilio e Volodymir di San Giulio), furono poi assorbiti sotto il diretto Omophorion (pallio dell’autorità canonica) del patriarca Filarete. Il Compianto Arcivescovo Gregorio di Aquileia morì nel 1999, mentre il Metropolita Evlogij morì il 20 gennaio del 2019 d.C. come primate della Metropolia di Aquileia dal 1997 al 2019 (vedi espulsione dal Patriarcato di Kiev il 20 febbraio 1997).

I restanti membri del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, continuarono nella loro missione protetti canonicamente dal Tomos (decreto) fornito nel dicembre del 1993 d.C. Per salvaguardare la loro missione canonica, come dimostrato nella corrispondenza (epistole canoniche) del 1998 tra tra il Patriarca Filarete e i Metropoliti Basilio di Ostia Volodymir di San Giulio (unici vescovi canonici rimasti nella Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – UOC PK), i due Vescovi Basilio di Ostia e Volodymir di San Giulio, cercarono di lavorare per la Chiesa, rimanendo sottotraccia per evitare inutili rivalità o fraintendimenti con il “neonato” “Sinodo di Aquileia” venutosi a creare con “vescovi” (vescovi americani, russi, bulgari, romeni – facenti parte dell’Europa orientale) consacrati dopo lo scisma con Kiev e senza alcuna connessione con la realtà canonica della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada .

TESTO DEL TOMOS IN LINGUA UCRAINA

TESTO DEL TOMOS IN LINGUA INGLESE

TESTO DEL TOMOS IN LINGUA ITALIANA

TESTO DEL TOMOS IN LINGUA FRANCESE

Attualmente, il nostro Santo Sinodo è composto da otto vescovi insieme a varie parrocchie e monasteri in tutta l’Europa occidentale e in Canada, esclusivamente al servizio della diaspora: questi vescovi sono tutti stati canonicamente consacrati dal Metropolita Basilio di Ostia e del Lazio e dal Metropolita Volodymir di San Giulio, nella linea episcopale della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada e non della neonata sedicente “Metropolia di Aquileia”.

L’ATTUALE SACRO SINODO DELL’EUROPA OCCIDENTALE E DEL CANADA

  1. il Metropolita Volodymir e il Metropolita Nicholas in Italia.
  2. Rafael Metropolita delle Isole Britanniche (in Australia).
  3. il Metropolita Cyrille e il vescovo Nicholas in Canada.
  4. Metropolita Eugenio in Spagna.
  5. il Metropolita Vladimir in Montenegro.
  6. Vescovo Basile in Francia.

Così, il Patriarcato di Kyiv (sciolto nel 2018 d.C.) ha cessato i rapporti canonici con il solo Metropolita di Milano Eulogio. mentre il Patriarcato di Kyiv, non ha mai annullato il suo rapporto canonico con la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – UOC PK dopo il 20 febbraio 1997 poiché tale Chiesa Ortodossa ha continuato ad onorare il Tomos di Autonomia conferitole – rimanendo un’entità canonica attiva insieme al suo autonomo diritti ecclesiali di consacrare altri vescovi. Inoltre, il Patriarca ha mantenuto una cordiale corrispondenza con gli altri due vescovi come mezzo di comunione dopo l’espulsione del Metropolita di Milano. Pertanto, i Metropoliti Basilio e Volodymir non sono mai stati colpiti da violazioni canoniche contro il Trono Patriarcale di Kiev (Chiesa Madre), continuando il loro esercizio dell’autorità episcopale, così ratificato dalla cristianità ortodossa.

Inoltre, i Santi Canoni non esprimono la possibilità che una Chiesa Madre possa ritirare un Tomos di autonomia o autocefalia, (Fatto assente in tutta la storia ecclesiale). Tali leggi prescrivono che, quando un Metropolita disonora il Tomossia poi escluso dal Santo Sinodo (come il 20 febbraio del 1997 successe al Metropolita Evlogij che venne escluso dal ruolo di primate dal Patriarcato di Kiev). La presidenza di quello stesso sinodo venne quindi assegnata “De Facto” e “De Jure” al Gerarca più anziano del sinodo (cioè: al Metropolita Basilio) mentre venne negato all’ex primate (Metropolita Evlogij) il diritto di eleggere, consacrare e giudicare vescovi a nome della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada (questo è esattamente ciò che è successo con la creazione del Sinodo di Milano/Aquilea, formato al di fuori delle linee canoniche dettate dal Tomos del Patriarca Volodymyr). Tali diritti sono stati canonicamente conferiti al resto dei vescovi rimasto fedele al mandato nella Chiesa creata dal Patriarcato di Kiev, cioè a Vladika Basilio (deceduto il 19 dicembre 2021 d.C.) e a sua Eminenza il Metropolita Volodymir dell’Isola di San Giulio, attuale Metropolita Ortodosso di Milano e San Giulio.

Inoltre, questi due vescovi, il Metropoliti Basilio e Volodymir sono parte tra i vescovi più anziani di tutto l’episcopato della Chiesa Ucraina: il Metropolita Basilio è il quinto vescovo più importante per onore e anzianità su 62 vescovi della Chiesa Ortodossa in Ucraina (Patriarcato Ecumenico), mentre il Metropolita Volodymir è settimo più anziano di 62 vescovi della Chiesa Ortodossa in Ucraina fondata il 6 gennaio 2019 dal Patriarcato Ecumenico. Questi stessi due Metropoliti sono stati invitati come partecipanti attivi dalla Chiesa a Kiev per l’elezione patriarcale di Sua Santità il Patriarca Filarete nell’ottobre del 1995, dopo la morte di Sua Santità Volodymir Romaniuk. Il Metropolita Basilio fu ordinato Vescovo su diretto mandato di Sua Santità il Patriarca Volodymir nel dicembre del 1994, come comprovato nei documenti originali in possesso dell’Archivio della nostra Chiesa, mentre Sua Eminenza il Metropolita Volodymir di San Giulio, venne ordinato Vescovo su ordine diretto di Sua Santità il Patriarca di Kiev Filarete, nell’ottobre del 1995.

Ciò premesso, nessun “Sinodo di Milano” o “Metropoli di Aquileia” potrà mai sostituire la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, che il santo Patriarca Volodymir ha istituito, i cui vescovi (Vladyla Basilio e Vladyka Volodymir) non sono mai stati né scomunicati né canonicamente estromessi dalla Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada (prima della data del 20 febbraio 1997 e dalla legittima autorità della Chiesa Madre, cioè dal Santo Patriarcato di Kiev e di tutta la Rus’ Ucraina. Dal 20 febbraio 1997, nessuna “autorità” o presunta tale ha avuto o ha il diritto canonico di intervenire o giudicare l’operato dei Metropoliti Basilio e del Metropolita Volodymir. Inoltre, la copia originale del Sacro Tomos è stata donata alla Chiesa Autonoma tramite le mani del Metropolita di Milano (Metropolita Evlogij che era in quel tempo il Primate e Rappresentante della Chiesa) il 14 marzo 1994 e tale Tomos era indirizzato ai soli vescovi che componevano il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Autonoma Autonoma dell’Europa occidentale e del Canada e non legittimamente cedibile tramite eredità o donazione ad altre Chiese od organizzazioni, come purtroppo è avvenuto..

Il 20 febbraio  del 1997 il Metropolita di Milano avrebbe dovuto adempiere al suo dovere canonico di riconsegnare quel Tomos al Santo Sinodo della Chiesa (legalmente e canonicamente proprietario tale Sacro Documento. Il Metropolita Evlogij, tenne tale Sacro Documento negli archivi della neonata Metropolia di Aquileia così come fosse un documento personale. Pertanto, a causa di tali violazioni canoniche, il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, possiede copia dell’originale. Il Tomos originale è attualmente in possesso dell’“entourage” della cosiddetta “Metropoli di Aquileia”.

Quindi, la canonicità e l’esistenza ininterrotta della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada-UOC PK, attraverso le sue comunità, parrocchie e monasteri afferma inequivocabilmente che Essa è più viva e attiva che mai attraverso la protezione della Madre di Dio, l’intercessione dei nostri santi, e in particolare, attraverso le preghiere del nostro santo Patriarca Volodymir Romaniuk il cui desiderio di servizio alla diaspora ucraina era nel suo cuore di Padre. Inoltre, i due vescovi dell’antico Santo Sinodo creato sotto il patrocinio del patriarca Volodymir Romaniuk e della Chiesa Ortodossa Ucraina (cioè il Metropolita Vasilij morto il 19 dicembre del 2021 d.C. e il Metropolita Volodymir di San Giulio) rimangono canonicamente protetti all’interno del Santo Sinodo che non è mai stato sciolto né condannato per grazia di Dio.

Pertanto, tutto ciò che è accaduto ha seguito un preciso disegno e ha di fatto permesso la sopravvivenza nella diaspora della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, secondo la volontà del santo Patriarca Volodymir Romaniuk! Quindi, questa stessa Chiesa è al servizio canonico della diaspora ucraina e degli ortodossi occidentali che si appellano alla Sua protezione spirituale.

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Il Metropoliti Basilio e Volodymir hanno consacrato il Metropolita di Korson (CHIESA ORTODOSSA IN UCRAINA – Patriarcato Ecumenico): Vladyka Michael Laroche – che non è mai stato riconsacrato ma accettato dal Patriarcato Ecumenico con tutti i titoli canonici ricevuti all’interno della CHIESA ORTODOSSA AUTONOMA DELL’EUROPA OCCIDENTALE E DEL CANADA nel 1996 d.C. Va notato con coraggio che il Patriarca di Costantinopoli HA ACCETTATO COMPLETAMENTE GLI ORDINI DELLA NOSTRA CHIESA ammettendo pienamente il metropolita Michael Laroche nella Chiesa ortodossa dell’Ucraina del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

Il Fanar ha conferito l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa in Ucraina e ha inoltre mantenuto un tono apparentemente discutibile nei confronti del diritto alla cura spirituale della diaspora da parte della Chiesa Ortodossa in Ucraina! La Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – UOC PK non desidera lanciare infruttuose accuse accuse verso la Grande Chiesa – incarnata nel Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, ma si attende l’apertura ad un doveroso dialogo. In assenza di tale dialogo, la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, continuerà ad operare canonicamente sul suolo dell’Europa Occidentale, proteggendo spiritualmente le comunità ucraine e non ucraine secondo la piena volontà del Santo Patriarca di Kiev Volodymir Romaniuk e il pieno e legittimo mandato della Chiesa Ortodossa Ucraina, in piena indipendenza ed autonomia.

I Vescovi che formano il nostro Santo Sinodo (Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – UOC PK) fino ad oggi, sono stati tutti consacrati nella successione apostolica della Chiesa ortodossa russa all’estero attraverso le mani del Metropolita Vasilij di Ostia e del Metropolita Volodymir dell’isola di San Giulio, che sono gli ultimi vescovi rimasti, consacrati per volontà patriarcale (Patriarca Volodymir e Patriarca Filarete). Il Santo Sinodo afferma onde evitare fraintendimenti, che la nostra successione apostolica (consacrazioni fatte all’interno della Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa occidentale e del Canada – UOC PK) è differente da quella dell’ex Patriarca Filarete di Kiev (dimessosi nel dicembre del 2018 e ora Patriarca Onorario).

Sebbene le successioni menzionate siano le stesse attraverso la Chiesa Ortodossa Russa del Patriarcato di Mosca, tuttavia ci sono due diverse realtà ecclesiali all’interno del suo lignaggio. La nostra Chiesa non ha ricevuto l’imposizione delle mani dal lignaggio di Filaret che proveniva direttamente dal Patriarca di Mosca (1962), il nostro lignaggio proviene dalla Chiesa russa all’estero. Inoltre, il fatto che il Patriarcato di Mosca abbia ridotto Filaret allo status di monaco l’11 giugno 1992 con l’accordo e l’assenso formale di tutte le Chiese ortodosse, inclusa Costantinopoli, pone lo status canonico della nostra Chiesa Ortodossa sopra un livello completamente differente nei confronti dell’attuale neonata Chiesa Ortodossa dell’Ucraina – Patriarcato Ecumenico.

Quindi, seguendo il criterio sanzionatorio di molti, lo status canonico dell’attuale Primate della Chiesa Ucraina del Patriarcato Ecumenico, il Metropolita Epifanio risulta dubbio, poiché egli ha ricevuto la successione apostolica dal censurato Patriarca Filarete ridotto al rango di laico dopo l’anatema ( 23 febbraio del 1997).

La prova della nostra canonicità si rende evidente apertamente dopo la piena accettazione di Vladika Lazar e Vladika Varlaam del Canada nella Chiesa ortodossa d’America OCA del Patriarcato di Mosca (1996) – senza alcuna riconsacrazione, riti di ricevimento (Chirothesia) e benedizioni; continuando a mantenere il loro pieno status canonico ricevuto nella nostra Chiesa!

Eppure, quando il 23 febbraio 1997 d.C. il Patriarca Filarete fu anatemizzato dalla cristianità ortodossa in accordo con tutte le Chiese ortodosse) fu lo stesso Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo “che nel 2019 d.C. creò una nuova chiesa a Kiev” a firmare per primo la bolla patriarcale dell’Anatema contro il Patriarca di Kiev! Ricordiamo che l’attuale primate “Epifanio metropolita” della Chiesa ucraina è stato consacrato dal Patriarca Filarete il 15 novembre del 2009 d.C., 12 anni dopo l’anatema accettato dalla maggioranza delle Chiese Ortodosse. Dodici Chiese su un totale di sedici, hanno accettato e tuttora giudicano senza grazia le consacrazioni episcopali del Patriarca Filarete.

Pertanto, quello stesso Primate insieme a tutti gli altri vescovi “presumibilmente consacrati” da quella data in poi, sono senza dubbio quindi ritenuti non canonici. Inoltre, 12 chiese su 16 all’interno della cristianità ortodossa (quindi la stragrande maggioranza dei gerarchi ortodossi) ha dichiarato il Metropolita Epifanio e i vescovi sotto di lui: “privi di ogni grazia!” 

Se un organismo ecclesiale dovesse insinuare che la nostra Chiesa Ortodossa fosse non canonica priva di grazia, allora l’attuale Primate della Chiesa Ucraina Sua Beatitudine Epifanio Dumenko, seguendo lo stesso criterio di giudizio, è da considerare un semplice laico.

Se si sceglie di riconoscere la metà dell’equazione e di ignorare l’altra metà, tale scelta di per sé non solo non regge, ma cade a pezzi riguardo la logica che governa le leggi della critica.

In conclusione, la Chiesa Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada continua a prestare servizio nella Santa Ortodossia attraverso un vero discepolato al mandato conferitole tramite Sua Santità Volodymir Romaniuk dalla Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Kiev.   

+ Metropolita Volodymir di San Giulio e Milano, Primo Gerarca,

+Metropolita Rafael di Laus Pompeja e delle Isole Britanniche,

Metropolita Evgenij di Setabis e della Penisola Iberica,

Metropolita Vladymir di Podgorica,

Metropolita Nikola di San Gallo e San Marino, Esarca della Svizzera

Metropolita Cyrille di Ville de Quebec ed Esarca del Canada,

Vescovo Basille di Arles e Lodeve, Esarca di Francia,

Vescovo Nicholas di Toul, Vicario della sede Metropolitana di San Giulio e di Milano