SUA BEATITUDINE BASILIO E LA CHIESA ORTODOSSA D’ITALIA

Sua Beatitudine Basilio I, Primate della Chiesa Ortodossa d’Italia, viene Ordinato vescovo nel febbraio del 1995 nella Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada del Patriarcato di Kiev (ora Chiesa Ortodossa di Ucraina – Chiesa Canonica in piena Comunione con il Patriarcato Ecumenico e con la maggioranza delle Chiese Ortodosse). L’allora Vescovo Basilio con il Vescovo Volodymir (attuale Primate della Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, fondata con Tomos di Autonomia dalla Chiesa Ucraina del Patriarcato di Kiev), hanno Consacrato vari vescovi della Chiesa Ortodossa di Ucraina, tra i quali il Metropolita Mikail di Korsun, recentemente deceduto, il Metropolita Ioan di Arles, Theodoros di Erakleas, etc. Dopo la sospensione del Metropolita Evlogij (20 febbraio del 1997 – Vedi Verbali Sinodali n. 4 del 1997) dal Patriarcato di Kiev, la sede del Metropolita rimase vacante e il Metropolita Basilio divenne de facto il vescovo più anziano della Metropolia autonoma con il Vescovo Volodymir. Dopo varie vicissitudini che hanno caratterizzato la diaspora ucraina alla fine degli anni 90, l’Arcivescovo Basilio di Ostia e l’Arcivescovo Volodymir, con il rimanente clero, continuarono ad Operare nella Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada (che non è la Metropolia di Aquileia o Sinodo di Milano, formatasi dopo la rottura con Kiev) e nel 2006, per volere dell’Episcopato, venne eletto il Vescovo Volodymir di San Giulio a Metropolita dell’Europa Occidentale e del Canada, mentre nel Febbraio del 2007 l’Arcivescovo di Ostia Basilio, venne eletto a Procuratore per l’Italia Centro Meridionale dal Metropolita di San Giulio ( Decreto 2/2007 del 25 gennaio 2007) e successivamente la Metropolia primaziale di San Giulio, lo nominò Arcivescovo di Ostia e Altino (decreto n. 3/2007 del 10 febbraio 2007). Il Metropolita di San Giulio, dell’Europa Occidentale e del Canada consultato il Santo Sinodo rispose alla Petizione dell’Arcivescovo di Altino ed Ostia (lettera Reg. 185 del 31 agosto del 2007) ove Egli chiedeva lo Status di autonomia amministrativa per l’Italia Suburbicana. Il Metropolita Volodymir, forte del Tomos di Autonomia del Patriarca Volodymir, riconfermato nel 2006 dalla Chiesa Ortodossa Ucraina autocefala, formulò con il Santo Sinodo un Tomos di Autonomia per il Territorio Italiano, fondando la Chiesa Ortodossa Autonoma Italiana, che in seguito divenne CHIESA ORTODOSSA D’ITALIA. L’Arcivescovo Basilio venne elevato al rango di Metropolita del Lazio e Primate della Chiesa Ortodossa Italiana Automoma – Metropolia di San Giulio, dell’Europa Occidentale e del Canada (Rinominata in Chiesa Ortodossa d’Italia) e ricevette il diritto di essere chiamato con il titolo di Sua Beatitudine Basilio I. Dopo la fondazione della Chiesa Ortodossa Autonoma Italiana (COAI), Sua Beatitudine il Metropolita Basilio incontrò nel 2008 il Primate della Chiesa Ortodossa Italiana (Autonoma dal Patriarcato di Bulgaria ALTERNATIVO – mai riconosciuto da tutte le Chiese Ortodosse). I due primati vennero ad un accordo e il Metropolita Basilio, fece un passo indietro e divenne Metropolita di Toscana, mentre il Metropolita De Rosso mantenne la “sede Primaziale” di Ravenna. Il Metropolita De Rosso morì un anno dopo, il 20 febbraio 2009, lasciando de facto il Metropolita Basilio unico e legittimo Metropolita d’Italia, non in base alla successione del Metropolita De Rosso che ottenne l’autonomia da un “sedicente Patriarcato di Bulgaria”, ma perché Egli fu eletto Metropolita d’Italia il 9 settembre del 2007 dal Santo Sinodo della Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada (Metropolia di San Giulio), che riconfermò la piena validità canonica della Sua elezione del 2007. Canonicamente parlando Sua Beatitudine Basilio I, oltre ad essere uno dei più anziani Metropoliti della Chiesa Ortodossa Ucraina, era il legittimo ed indiscusso Metropolita d’Italia. Il 16 marzo 2009 mons. Basilio è stato riconfermato Arcivescovo di Ravenna e di L’Aquila e Metropolita d’Italia ritornando in possesso dei requisiti primaziali mai persi, successivamente divenne Arcivescovo del Lazio e Metropolita Primate d’Italia. Il Primate della Chiesa Ortodossa d’Italia, venne immediatamente riconosciuto dalla Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – Patriarcato di Kiev, con la quale rimase in piena comunione sino alla morte subentrata il 19 dicembre 2021. La Chiesa Ortodossa Italiana, continuò a collaborare irenicamente con l’Eparchia di San Giulio, la quale riconosce nel defunto Vladyka Basilio, l’unico esponente canonico della Chiesa Ortodossa fondata nel 2007 dalla Metropolia dell’Europa Occidentale e del Canada (fondata dal Patriarcato di Kiev nel 1993) e uno dei più anziani ed onorati Metropoliti della Chiesa Ortodossa Ucraina (ora Chiesa pienamente canonica). L’Eparchia di San Giulio alla quale è canonicamente ritornata la Chiesa Ortodossa d’Italia (ex Chiesa Ortodossa Autonoma Italiana), ora di nuovo detiene il controllo giurisdizionale della sua Chiesa Figlia, essendo rientrata a pieno titolo nel seno della Metropolia Autonoma della Chiesa Ucraina che la fondò. La Chiesa Ortodossa d’Italia è stata convertita in Esarcato Ortodossi d’Italia e Svizzera, potendo comunque continuare ad usare in modo legittimo la nomenclatura di CHIESA ORTODOSSA D’ITALIA. L’avventura durata un anno, dell’unione con la Chiesa Ortodossa Italiana del Metropolita De Rosso, fondata dal Patriarcato Alternativo di Bulgaria (Sinodo di origine controversa e mai riconosciuto da alcuna Chiesa Ortodossa), è cessata con la morte del Suo primate il Metropolita Antonio De Rosso nel 2009, quando Sua Beatitudine Basilio I è tornato di nuovo ad essere l’unico Primo Gerarca della Chiesa Ortodossa d’Italia, mantenendo le prerogative di completa Autonomia acquistate canonicamente nel 2007 dalla Metropolia Autonoma – Patriarcato di Kiev pienamente riconosciuto dalla maggioranza delle Chiese Ortodosse). Dopo la dipartita di Sua Beatitudine Basilio I avvenuta il 19 dicembre 2021, l’Arcidiocesi di San Giulio fondata dal Patriarcato di Kiev il 10 dicembre 1995, Sede Eparchiale della Metropolia Ucraina Ortodossa dell’Europa Occidentale e del Canada, canonicamente istituita dal Patriarca di Kiev Volodymir Romaniuk nel dicembre 1993 e confermata il 10 e 19 dicembre 1995 da Sua Santità il Patriarca di Kiev e di tutta la Rus’ Ucraina Filarete, detiene dal 21 gennaio 2022, la Primazialità e il controllo totale della Sua Ex Chiesa Ortodossa Autonoma Italiana, ora Chiesa Ortodossa d’Italia (con Status di Esarcato), secondo ufficiali mutui accordi sanciti tra la Chiese Ortodossa d’Italia (Chiesa figlia) nel 2016 (vedi Prot. 403 – Decreto 267 del 2 ottobre 2016 e Decreto Prot. N. 257/2016 della Metropolia Ucraina dell’Europa Occidentale e del Canada del 2 ottobre 2016) con la sua Chiesa Madre, la Metropolia di San Giulio che la fondò il 9 settembre 2007. Sua Beatitudine il Metropolita Basilio anch’Egli è stato ordinato all’Episcopato nel Patriarcato di Kiev (febbraio 1995 – Decreto 143), come il Metropolita Volodymir di San Giulio, che venne consacrato episcopo della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Kiev il 19 dicembre 1995 (Decreto Patriarcato di Kiev n. 166). Dopo la delegittimazione del Primate di Milano il 20 febbraio del 1997, il Metropolita Basilio e il Metropolita Volodymir, mantennero rapporti irenici con il Patriarcato di Kiev (Vedi lettere ireniche patriarcali) Il Metropolita Volodymir con il Metropolita Basilio I, hanno consacrato all’Episcopato nel maggio del 1996 il Metropolita Mikail (Laroche) di Korsun della Chiesa Ortodossa in Ucraina (Chiesa in piena comunione con il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e XV Chiesa Ortodossa Canonica). La diaspora ucraina non è ancora totalmente entrata nella giurisdizione del Patriarcato Ecumenico e la Metropolia o Chiesa Ortodossa Ucraina dell’Europa Occidentale e del Canada, non è mai stata in ogni caso né soppressa, né sanzionata dalla Chiesa Ortodossa in Ucraina o dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Questo preambolo per spiegarle il perché l’Arcidiocesi di San Giulio è canonicamente subentrata nel governo della Chiesa Ortodossa d’Italia, nella cura del suo clero e dell’episcopato. La Chiesa Ortodossa d’Italia (o Esarcato Ortodosso d’Italia e Svizzera) è ora canonicamente sotto la giurisdizione diretta del Metropolita Volodymir, che la fondò nel lontano 2007. Sua Eminenza il Metropolita Volodymir, è subentrato a Sua Beatitudine Basilio I quale Primate della Chiesa Ortodossa d’Italia (da Lui istituita il 9 Settembre del 2007), in virtù della Votazione canonica dei componenti del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa d’Italia (Presidente Sua Eminenza il Metropolita Raffaele) uniti in votazione con i Componenti del Sinodo della Chiesa Ortodossa dell’Europa Occidentale e del Canada – Patriarcato di Kiev (Sua Eminenza il Metropolita Volodymir di San Giulio e Classe, Sua Eminenza il Metropolita Alexander di Cividale, Sua Eminenza il Metropolita Thomas, Sua Eminenza il Metropolita Timoteo di Syracuse (USA), Sua Eminenza il Metropolita Anthony, Sua Eminenza il Metropolita Eugenio di Setabis (Spagna), Sua Eccellenza il Vescovo Michael e Sua Eccellenza il Vescovo Nicola di San Gallo) come espresso esplicitamente nel decreto della Chiesa Ortodossa d’Italia n. 267, Prot. N. 403 del 2 ottobre 2016. A tale votazione ha fatto seguito il trasferimento canonico di tutto il Clero della Chiesa Ortodossa d’Italia sotto l’Omoforion della Metropolia Ortodossa Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada – Arcidiocesi di San Giulio e Classe – nell’Esarcato Ortodosso d’Italia (già Chiesa Autonoma Ortodossa Italiana e poi Chiesa Ortodossa d’Italia). Tale trasferimento è avvenuto liberante e seguendo il dettame dei Sacri Canoni della Chiesa. Il Clero della Chiesa Ortodossa d’Italia, dopo la votazione del collegio dei Vescovi, ha fatto richiesta in ottemperanza ai canoni di essere incardinato nell’Arcidiocesi Ortodossa di San Giulio eletta dall’Episcopato a Sede Primaziale e l’Arcidiocesi di San Giulio ha provveduto a concedere la canonica incardinazione del suddetto Clero. Dopo anni si collaborazione fraterna con il Metropolita Basilio, nei quali i due Metropoliti hanno consacrato vescovi insieme (che ora fanno parte del Santo Sinodo della Metropolia Ucraina Ortodossa dell’Europa Occidentale e del Canada), dopo la sua morte, il Metropolita Volodymir, essendo l’unico sopravvissuto del Santo Sinodo fondato da Sua Santità il Patriarca Volodymir, regge un Sinodo composto da 9 Vescovi (tutti consacrati da Vladyka Basilio e da Vladyka Volodymir). La Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada è composta da 7 Esarcati: Esarcato dell’Italia e Svizzera; Esarcato di Francia; Esarcato dell’Europa Centrale (Germania ed Austria); Esarcato di Spagna e Portogallo; Esarcato delle Isole Britanniche; Esarcato del Canada Francofono; Esarcato del Canada Anglofono. 8 Vescovi con molte parrocchie reggono gli Esarcati che con la benedizione del Santo Patriarca Volodymir Romaniuk formano il Santo Sinodo della Metropolia Autonoma dell’Europa Occidentale e del Canada, fondata nel 1993 dal Patriarcato di Kiev.

L’episcopato è composto da: Sua Eminenza il Metropolita Volodymir di San Giulio; Sua Eminenza il Metropolita Rafael di Laus Pompeia e Melbourne; Sua Eminenza il Metropolita Eugenio di Setabis e Astigi; Sua Eminenza il Metropolita Vladimir di Podgorica; Sua Eminenza l’Arcivescovo Nicola di San Gallo ed Eraclea; Sua Eminenza l’Arcivescovo Cyrille di Ville de Québec (Canada) Sua Eccellenza il Vescovo Basile di Arles (Francia); Sua Eccellenza Nicolas di Toul and Vence.